C’è il tema delle riforme costituzionali in questo 25 aprile. L’Anpi è molto contraria alla proposta del governo, anche se sta bene attenta a non confondere i piani e oggi nelle piazze parlerà soprattutto della necessità di attuare la Costituzione nata dalla Resistenza. Per opporsi al disegno di legge Renzi-Boschi, il presidente Carlo Smuraglia ha organizzato un altro appuntamento, martedì prossimo a Roma. Con lui parleranno tre di quei «professoroni» che hanno già demolito l’idea di senato proposta dal governo, Lorenza Carlassare, Gianni Ferrara e Stefano Rodotà. Mentre la manifestazione di oggi a Roma, che si concluderà come ogni anno a Porta San Paolo, sarà «anche un momento di riflessione per le riforme costituzionali che si profilano».

Durante il suo appuntamento in diretta twitter, due giorni fa, il presidente del Consiglio si è trovato a dover rispondere a una domanda dell’Anpi di Brescia, che chiedeva «una parola sui dubbi dell’Anpi sulle previste riforme istituzionali?». Risposta: «Da iscritto all’Anpi dico che la riforma costituzionale proposta va nella direzione dei valori che tutti noi difendiamo». Un modo per rassicurare: sono anch’io uno di voi. Ma è proprio così?

La domanda girata al presidente dell’Anpi di Firenze, che è un indomito partigiano quasi novantenne, Silvano Sarti, riceve una risposta complessa: Renzi è stato sicuramente iscritto all’Anpi nell’anno in cui si è insediato come sindaco, dopodiché per la faccenda del rinnovo c’è bisogno di qualche giorno per fare le verifiche. E comunque esistono le tessere ad onorem che l’Anpi provinciale può rapidamente consegnare di sua iniziativa. In questo caso non c’è bisogno che il candidato all’iscrizione presenti regolare domanda. «Bisogna riconoscere a Renzi – ci tiene a precisare Sarti – grande attenzione alle esigenze dell’Anpi, ci ha anche aiutato a trovare una sede». In piazza Tasso.

Fu Alberto Alidori, l’ex presidente della sezione cittadina dell’Anpi, la storica Oltrarno, a iscrivere con tutte le formalità Matteo Renzi. E con lui la giunta fiorentina che, proprio su proposta del sindaco, prese la tessera dei partigiani per l’anno 2010. Dopo di che, spiega l’attuale presidente della Oltrarno, Alessandro Pini, non risulta più alcuna iscrizione né rinnovo di Renzi nella sezione territoriale. Negli ultimi tre anni.