Una interpretazione per nulla scontata è giunta ieri sera dalla sesta sezione della Corte di Cassazione.

E’ stata annullata la sentenza del Tribunale della Libertà di Torino, che aveva confermato l’ipotesi avanzata dalla Procura, ovvero l’accusa di terrorismo verso i ragazzi “colpevoli” di aver incendiato un compressore. Il suddetto tribunale dovrà riformulare il capo di imputazione. E’ una bocciatura piena dalla linea intransigente tenuta dai Pubblici Ministeri di Torino.

Soddisfatto uno dei legali degli attivisti, Claudio Novaro, che afferma: “Era un’accusa che non stava in piedi in alcun modo. Non stiamo parlando di una manifestazione di piazza e quello che accadde non ha nulla a che vedere con fatti di terrorismo”.

La vicenda al momento appare comunque controversa. Decaduta l’accusa di terrorismo ora dovrebbe venire meno il pesantissimo regime di carcerazione a cui sono sottoposti i quattro indagati, a questo punto non si nemmeno più di che cosa. Da terrorismo a danneggiamento? Può questo passaggio, si domandano i legali, non essere immediatamente collegato ad una scarcerazione?

La notizia ha provocato entusiasmo tra le fila del movimento Notav che in pochi giorni porta casa diversi risultati: una manifestazione di massa a Torino, gli ultimi dati sui finanziamenti europei che evidenziano la mancanza di sostenibilità economica dell’opera e in ultimo la scoperta della sceneggiata da parte di un autista che aveva millantato un’aggressione qualche settimana fa, al tempo prontamente ricondotta a membri del movimento, le fantomatiche frange estremiste.

Lele Rizzo, del Centro Sociale Askatasuna, più volte nell’occhio del ciclone, ha dichiarato in serata: “Sarebbe ora di prendere atto dell’anomalia in corso nella procura torinese e nel pool di Pm con l’emetto che oggi, dopo il dossier sulle strane amicizie del pm Rinaudo, la bufala dell’aggressione all’autista (montata poi da pm e media) e la sentenza odierna, ha perso definitivamente credibilità. Sono 13 anni che la Cassazione annulla le fantasie della procura.”