Il manifesto, dopo le turbolenze che conoscete, ha trovato una nuova fase di assestamento e di ripartenza. In questi mesi sono stati avviati alcuni cambiamenti che riguardano anche la redazione e il primo, in ordine di importanza, è la nomina di Tommaso Di Francesco a condirettore per affiancarmi nel lavoro impegnativo che ci attende.

La nomina è stata accettata praticamente all’unanimità dai soci della nostra cooperativa perché si tratta di una firma storica del giornale e perché, anche nei momenti più difficili e duri, Tommaso Di Francesco – nel manifesto fin dalla radiazione dal Pci – ha mantenuto la sua quotidiana collaborazione con la direzione e con il collettivo del giornale.

Questo rafforzamento dell’assetto dirigente è soltanto il primo passo, presto anche le giovani generazioni dovranno essere chiamate a responsabilità di direzione per affrontare al meglio i progetti, gli impegni, le iniziative che sono davanti a noi. A cominciare dall’appuntamento più importante: l’acquisto della testata, per non molto ancora nelle mani dei commissari liquidatori della cooperativa storica. Ma su questo condivideremo presto con voi le tappe del percorso.

Fatto (speriamo) questo decisivo passo da gigante per riportare a casa la nostra testata, potremo finalmente spendere tutte le energie concentrandoci sul potenziamento e miglioramento della nostra impresa editoriale, cartacea e digitale. Nonostante la crisi violentissima che si è abbattuta e continua a colpire l’editoria e la carta stampata, noi vogliamo rafforzare il giornale che va ogni giorno in edicola e proseguire nella costruzione parallela della nostra presenza digitale perché sappiamo che la carta si basa su lettrici e lettori che hanno vissuto con noi tanti anni di militanza, mentre con il manifesto digitale vogliamo conquistare quella generazione di lettrici e lettori che vuole riconoscersi nel punto di vista, informativo, politico e culturale, che può offrire solo il manifesto.

Auguri a Tommaso e a tutti noi.