Luigi Noto aveva 49 anni, lavorava nello stabilimento Fca Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco. Era addetto alla manutenzione nel reparto stampaggio, aveva smesso di lavorare domenica mattina e aveva riattaccato lo stesso giorno alle 22 per il turno di notte, alle sei di lunedì avrebbe dovuto smontare e tornarsene a casa, ma alle cinque si è sentito male: ha avuto appena il tempo di dire «non respiro» e si è accasciato. Morto per infarto. Lo hanno portato nella clinica Villa dei Fiori, ma secondo qualche collega era già deceduto in fabbrica. La Fiom ha chiesto all’azienda un incontro per conoscere...