La maggioranza assoluta degli italiani sopra i 6 anni non legge né libri né giornali. Non va mai al cinema né a una mostra. La fotografia dei consumi culturali diffusa ieri dall’Istat descrive un paese che al sesto anno della crisi vive ormai sotto il pelo dell’acqua. Il 50% degli italiani non va mai in edicola, il 57% non legge nemmeno un libro all’anno, il 53% diserta le sale cinematografiche. Per non parlare degli eventi culturali, ignorati dal 75% della popolazione.
Che la crisi che attraversiamo fosse non solo economica e politica ma anche e soprattutto culturale lo sapevamo. Per questo teniamo in piedi il manifesto. Per resistere e rilanciare. Ogni giorno.

Vecchi e nuovi giornali hanno le spalle grosse: editori che possono garantire investimenti e coprire perdite. Ricavi pubblicitari in calo ma sicuri, magari provenienti da società o banche azioniste. Il manifesto non ha nulla di tutto questo. La nostra pubblicità siete voi, voi i soli «azionisti» di cui abbiamo bisogno.

Campagna abbonamenti il manifesto

Per questo abbiamo lanciato a dicembre la campagna abbonamenti. In due mesi avete fatto quasi 1.200 abbonamenti: 489 nuovi e 702 rinnovi. A fronte di una diffusione in edicola di 11.304 copie il manifesto oggi ha 4.158 abbonati attivi (2.305 cartacei, 1.643 tutto digitale e 210 solo iPad). Un risultato che ci incoraggia ad andare avanti anche se l’obiettivo che ci siamo dati è ancora lontano.
Vogliamo raggiungere 2mila nuovi abbonati, perché la campagna abbonamenti di quest’anno è più importante delle quarantatre che l’hanno preceduta durante la nostra lunga vita.

Duemila nuovi abbonati ci consentirebbero di traghettare il giornale verso la sua nuova vita con un po’ di tranquillità e di forza in più. Quest’anno infatti – non si sa ancora quando – dovremo riacquistare la testata dalla liquidazione per metterla definitivamente in sicurezza. Un risultato che potremo raggiungere solo con l’aiuto di tutto il nostro mondo e non solo.

[do action=”citazione”]Un giornale libero e autonomo, radicale e indipendente come questo non può finire in mani diverse da quelle di chi ci lavora e di chi lo legge.[/do]

È un grande traguardo politico prima ancora che economico, che richiede un impegno comune, consapevoli che vi dovremo conquistare ogni giorno facendo meglio, offrendo di più, affilando ogni riga, non dando mai nulla per scontato.

Ce la mettiamo tutta. Anche il lancio del nuovo sito sta dando risultati positivi: in due mesi i lettori che si sono registrati per leggere gratuitamente gli articoli entro la soglia del «paywall» sono 19.832 (registrati qui). E il manifesto è ormai stabilmente il 15mo giornale italiano per vendite digitali. A dicembre tra le prime testate quotidiane on line (dati Ads) è quello che è cresciuto di più (+11,3%) dopo il gigante Sole 24 Ore (+29,1%).

Con quasi 500 nuovi abbonati siamo dunque appena a un quarto del nostro cammino. Servono almeno millecinquecento nuovi lettori e compagni di viaggio. Soprattutto per il giornale di carta, che resta e resterà per molti anni ancora il nostro primo impegno e fonte di ricavi. Postale o coupon, uno o dodici mesi, abbiamo bisogno di avervi al nostro fianco. Perché sapete che noi saremo sempre al vostro, nelle piazze, nelle fabbriche, nei territori, nelle scuole e università.

Per ringraziarvi dell’affetto che dimostrate verso questa straordinaria impresa libera e di uguali, a chi si abbona o rinnova entro febbraio regaliamo uno sconto del 10% su tutte le formule di abbonamento. Basta inserire la parola «INIZIO» nel carrello prima di concludere il pagamento sul nostro sito. È un augurio che suona come un impegno.