Facce allegre, numeri confortanti e discorsi classici già sentiti alla presentazione dei dati del mercato cinematografico 2013, ieri all’Anica. Trainato dal successo stellare di Checco Zalone, Sole a catinelle (8 milioni di spettatori e oltre 51 milioni di euro d’incasso), l’anno passato ha segnato un’inversione di rotta dopo due annate negative. Secondo i dati Cinetel, che cura quotidianamente la raccolta degli incassi e delle presenze in un campione di sale cinematografiche di prima visione in tutta Italia rilevando il 90% dell’intero mercato, i biglietti venduti sono stati 97.380.572, con un incremento del 6,56% rispetto al 2012, e gli incassi hanno raggiunto la cifra di 618.353.030, con una crescita dell’1,45%.

Per Riccardo Tozzi, presidente Anica, «bisogna interrogarsi molto sulla fruizione del prodotto audiovisivo che sta vivendo una trasformazione epocale, dalla serialità televisiva al diffondersi dei contenuti complementari (eventi, edizioni speciali e restaurate), fino alle strozzature di mercato che hanno penalizzato film come La mafia uccide solo d’estate di Pif, smontato per fare spazio ai film natalizi. In Italia ci sono due costanti, quella negativa, che non riusciamo a sfondare il muro dei 110 milioni di biglietti venduti, con minime oscillazioni nel corso degli anni e quella positiva, che la quota di mercato del cinema italiano si è attestata intorno al 30%». È cresciuto il numero di film distribuiti che nel 2013 sono stati 453, a fronte dei 364 del 2012 (+89 film), anche per merito della digitalizzazione delle sale (giunta al 75% degli esercizi cinematografici). Tre i film italiani nelle prime dieci posizioni della classifica, che si attestano al primo, al terzo (Il principe abusivo di Siani)e al decimo posto (La migliore offerta di Tornatore), gli altri sette sono tutti americani capeggiati da Cattivissimo Me 2 (circa 16 milioni d’incasso).

«Tra i dati positivi c’è anche la diminuzione del prezzo medio del biglietto, pari a 6,08 euro, contro i 6,21 del 2012, a causa del minor successo dei film in 3D – ha detto Lionello Cerri, dell’Anec – Dal punto di vista delle sale crescono presenze e incassi nelle multisale dai cinque ai sette schermi e nei multiplex, mentre sono tendenzialmente stabili i risultati nelle monosale e nelle strutture da due a quattro schermi. Dobbiamo affrontare il problema della carenza di uscite importanti in estate, peraltro siamo nell’anno dei mondiali di calcio tra fine giugno e luglio. E registriamo due scelte favorevoli, quello di spostare le prime uscite al giovedì, giornata che ha visto un incremento delle presenze del 25,7% e quella della Festa del Cinema, in maggio, con un’offerta adeguata alle attese e premiata dal pubblico».