Sarà a Milano a mezzogiorno, poi arriverà a Torino e infine approderà a Bologna per il comizio della sera, dalle 21 in piazza Maggiore. Alexis Tsipras, leader della greca Syriza e candidato presidente della Commissione della lista L’Altra Europa torna in Italia lunedì 19 per il rush finale della campagna elettorale. Nel capoluogo lombardo sarà all’università per un incontro con gli studenti, in quello piemontese nel pomeriggio farà una passeggiata dalla stazione di Porta Nuova fino all’appuntamento di un’iniziativa pubblica a Palazzo Nuovo.

Kermesse di musica con Nicola Piovani, attori e ’sorprese’ invece nella serata di Bologna, condotta da Moni Ovadia – che è anche candidato – e la giovane autrice satirica Francesca Fornario (suoi due spassosi spot per la campagna elettorale della lista). A quell’ora saranno noti i risultati del primo turno delle amministrative greche, che si svolgono domenica 18. Un risultato cruciale per la corsa verso il voto anticipato ad Atene, ma anche un (auspicabile) trampolino per le europee del 25 maggio. Per l’occasione Bologna cambia toponomastica, almeno nelle indicazioni degli organizzatori: «Largo al reddito di cittadinanza» e «Largo all’Europa sociale», «Via l’Austerity», «Via il Fiscal Compact», così saranno ribattezzate altrettante vie intorno a piazza Maggiore, che ovviamente sarà «Piazza dell’Altra Europa».

Intanto ieri a Roma è stato presentato l’appello di molti autori del mondo della cultura a sostegno della lista per Tsipras. Un’iniziativa analoga la scorsa settimana era stata presentata in Grecia. «Siamo convinti che tra le disuguaglianze sociali c’è anche l’accesso ai saperi e alla conoscenza», scrivono a Tsipras, «È anche in questo senso che alcune forze intellettuali e politiche si battono per un’altra Europa», «un’Europa legata alle necessità e allo sviluppo dei popoli, che riconosca i diritti dei lavoratori della cultura, che difenda e sostenga i luoghi della produzione e diffusione culturale, che consideri la cultura, la conoscenza e la ricerca come bene pubblico e diritto inalienabile». «Serve che la sinistra metta questi temi al centro della sua interpretazione della realtà», che lavori «per un nuovo umanesimo che si opponga ai processo distruttivi che rischiamo di percorrere» dopo gli anni di Berlusconi che «hanno costruito un senso comune cui nemmeno una parte rilevante della sinistra (o meglio del centro-sinistra) si è sottratta».

Promuove l’appello il regista Citto Maselli. Tra gli altri aderiscono il pittore Enzo Apicella, il musicista Piero Arcangeli, il professor Mino Argentieri, l’urbanista Paolo Berdini, lo storico Piero Bevilacqua, il costituzionalista Gianni Ferrara, l’attrice e autrice Sabina Guzzanti, la storica Francesca Koch, lo scrittore Felice Laudadio. E anche Lucio Manisco, Ivano Marescotti, Paolo Pietrangeli, Antonio Veneziano, Edoardo Salzano e lo scrittore Ermanno Rea (che è anche candidato).

Ma tra i moltissimi firmatari spicca il nome di Andrea Camilleri, ’padre’ del popolare Commissario Montalbano. Lo scrittore era stato fra i primi a promuovere la lista per Tsipras, ma poi non aveva accettato – con qualche polemica – di far parte del comitato dei garanti. Ora torna della partita. A tutti loro Tsipras si rivolgerà lunedì sera dal palco di Bologna.