La A Toys Orchestra è tornata a fare rock’n’roll. Un lungo tempo lontano dai palchi, sei anni per pubblicare un nuovo disco. Midnight Again è uscito il 22 marzo e ha attirato subito l’attenzione dei fan, ma è un lavoro per chi ama la musica suonata e le ballate rock. Dodici canzoni rigorosamente in inglese come sempre è stato dall’estate del 1998. Oltre 25 anni di carriera fieramente indipendente, dimostrando che si può, davvero, rimanere fedeli alla linea. Fedeli sì, ma questo non significa replicare tanto che Enzo Moretto, fondatore della A Toys Orchestra dice: «C’era bisogno di rinnovamento in noi tant’è che abbiamo deciso alcune novità a partire dall’arrangiamento introducendo fiati, archi ed un coro gospel senza però ricalcare stilemi che già conoscevamo bene». Un viaggio di esplorazione su ambienti sonori che si avvicinano al mondo onirico di Nick Cave

A ROMPERE l’attesa e riportare in scena la band palermitana è arrivato prima il singolo, con tanto di video, Life Starts Tomorrow, quindi Take Me Home e per finire Goodbye Day. Midnight Again si apre con un brano cupo e lento, Halleluja, e poi esplode di colore ed energia con la già citata Life starts tomorrow. Ma se si trovano cambi repentini di atmosfera si trova anche un costante, antica e moderna allo stesso tempo, ovvero la curiosità, in chi ascolta il disco, di capire cosa il brano successivo può regalare. «È chiaro che magari nei primissimi album c’era un po’ più di verve giovanile e avevamo la necessità di andare a spingere ed arricchire le canzoni. In parte anche per metterci in mostra, un po’ dovevamo ancora affinarci ma da sempre ho avuto una predilezione per la canzone in formato ballata. Ma soprattutto per me è sempre stato importante comporre brani che colpissero i sentimenti. Negli ultimi anni mi trovo comodo a scrivere questo tipo di pezzi che sono quindi diventati proprio la mia cifra stilistica» ricorda Moretto. Midnight Again spazia nei più remoti anfratti della notte. Sembra un viaggio che a tratti si avvicina alle atmosfere che Nick Cave ha esplorato, mentre a volte invece si fa tenebroso e introspettivo come se si stesse ascoltando Mark Lanegan. O forse semplicemente si sta viaggiando sul furgone della A Toys Orchestra che come Cenerentola si scontra con i dodici rintocchi della mezzanotte. E non poteva che essere così, visto che il nuovo lavoro della band pare completare quanto iniziato con Midnight Talks nel 2010 e poi passato nel 2011 da Midnight (R)evolution.

CON IL DISCO del 2010 per la prima volta la A Toys Orchestra introduceva nella sua musica strumenti non classicamente «rock» come i fiati e gli archi. Midnight Again prosegue in quel solco: «L’idea di una trilogia era qualcosa di stuzzicante» ma per Moretto c’è di più. E sottolinea: «La mezzanotte è un limbo temporale che collega l’oggi con ieri e domani che è ciò che stava succedendo tornando dopo tanto tempo. Ci siamo riallacciati al nostro ieri, facendolo nell’oggi e con la prospettiva di farlo domani». Midnight Again va ascoltato senza fretta, un disco che è bello che ci sia.